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L’Ungheria è una nazione che ha sempre pagato invasioni, guerre e dominazioni straniere al prezzo della propria libertà. E lo stesso vale per la città di Budapest. In ordine cronologico, possiamo ricordare in particolare: le invasioni turche, la dominazione asburgica, il periodo nazista, l’influenza sovietica.
Vediamo quali luoghi ricordano questi momenti.

 


Citadella

Il 1848 è stato l’anno della Rivoluzione, in cui gli ungheresi cercarono l’indipendenza dall’Impero Austriaco. La Rivolta fu stroncata nel sangue l’anno successivo con l’impiccagione di circa 400 patrioti magiari nella città di Arad.
Come deterrente per eventuali altre rivolte e per dare prova di forza, gli Asburgo costruirono una fortificazione/guarnigione sulla cima della collina Gellért che domina l’intera città. Questa fortezza è la Citadella.
Anche con la Rivolta del 1956 questo luogo ha avuto la sua importanza. Fu infatti occupato dalle truppe sovietiche che la usarono per minacciare la città con carri armanti e pezzi di artiglieria, allo scopo di rovesciare il governo Nagy.

 

Indirizzo: Cima della collina Gellért – XI distretto
Come raggiungerlo: Da “Móricz Zsigmond körtér” (fermata della metro verde) autobus 27 fino alla fermata “Búsuló Juhász (Citadella)”. Da qui una passeggiata di circa 600 metri fino alla sommità della collina.

 

 

Ospedale nella Roccia

Il sottosuolo della Collina del Castello è ricchissima di grotte e cunicoli naturali che nel corso dei secoli sono stati utilizzati per vari scopi, sia civili che militari.

Parte di questi cunicoli sono racchiusi ora in un museo definito Ospedale nella Roccia, che racchiude ambienti che hanno visto dei momenti importanti della città. Questi ambienti sono stati utilizzati come rifugi antiaereo durante la seconda guerra mondiale, come ospedale sia durante la guerra che durante i moti del 1956 e infine anche come rifugio antiatomico durante la guerra fredda. La guida racconterà (in inglese e ungherese) alcune delle vicende, alcune tragiche, alcune davvero commoventi avvenute in questi cunicoli, con la ricostruzione (anche con materiali dell’epoca) degli ambienti.

 

Indirizzo: Lovas út 4/c – I distretto
Come raggiungerlo: Da Szentháromság tér (la piazza davanti alla Chiesa di Mattia sulla Collina del Castello), percorrere i 150 metri di Szentháromság utca. A questo punto troverete delle scale che portano al di sotto delle mura. Terminate le scale, girare a destra e dopo circa 100 metri c’è l’ingresso del sito.
Sito: http://www.sziklakorhaz.eu/it

 

 

Terror Háza

L’edifico sito in Andrássy út 60 ha ospitato la sede delle Croci Frecciate naziste e dopo la guerra, la sede della Polizia Politica. A cavallo della guerra, quindi per gli ungheresi è stato simbolo del terrore, perché spesso essere condotti in questo edificio aveva epiloghi poco felici.

Da qui, il nome di questo strano museo: Casa del Terrore.
Qui viene raccontato uno spaccato della vita ungherese, fatta di spionaggi, interrogatori, delazioni, paure, in maniera piuttosto duale dei due periodi nazista e comunista. Una sorta di viaggio che termina nei sotterranei dove sono ancora visibili le celle, la sala degli interrogatori e la orca che serviva spesso per eliminare sommariamente personaggi ritenuti scomodi.

 

Indirizzo: Andrássy út 60 – VI distretto
Come raggiungerlo: Fermata “Vörösmarty utca” della metro gialla.
Sito: http://www.terrorhaza.hu/?language=eng

 

 

Palazzo Reale

Domina la Collina del castello ed è stato spettatore e protagonista della fine della seconda guerra mondiale in Ungheria. Il quartier generale nazista era ormai asserragliato all’interno del Palazzo, quando l’Armata Rossa diede inizio al cosiddetto Assedio di Budapest tra la fine di ottobre 1944 e il febbraio 1945, quando la città fu liberata e i nazisti si arresero.
Durante questi mesi, l’intera collina del castello fu duramente bombardata, portando alla distruzione dell’intero quartiere e del Palazzo reale, in particolare. Tracce di questi bombardamenti restano ancora visibili nelle rovine (solo parzialmente recuperate) della vicina Chiesa di Maria Maddalena.
Ma i maggiori danni andarono proprio al Palazzo che andò quasi completamente distrutto. In seguito i crolli furono restaurati, ma dei precedenti fasti delle sale e arredi, purtroppo, aadesso non è rimasto nulla.

Indirizzo: Szent György tér 2 – I distretto
Come raggiungerlo: Funicolare da “Clark Ádám tér” o fermata “Dísz tér” degli autobus 16, 16A o 116.

 

 

Memento Park

In questo particolarissimo parco sono raccolte molte delle statue che ornavano la città nel periodo comunista, i cui protagonisti sono i personaggi politici dell’epoca e l’ideologia comunista in senso lato. Con la caduta della Cortina di Ferro e l’abbandono dell’Ungheria da parte dei Sovietici, queste statue non sono state distrutte, ma raccolte in questo museo.

 

Indirizzo: Angolo tra Balatoni út e Szabadkai utca – XXII distretto
Come raggiungerlo: Da “Kelenföld vasútállomás” (capolinea della metro verde) autobus 150 fino alla fermata “Memento Park”.
Sito: http://www.mementopark.hu/?lang=it

 

 

Chiesa nella Roccia

Costruita nel 1920 e consacrata nel 1926, fu cappella e monastero per l’ Ordine di San Paolo primo eremita. Ebbe funzioni religiose fino al 1951, quando il regime comunista accusò di tradimento i monaci. Come conseguenza di queste accuse, il superiore Ferenc Vezér fu condannato a morte, i suoi compagni imprigionati per oltre 10 anni e la chiesa fu completamente sigillata.
Così rimase fino al 1989, quando fu riaperta.

 

Indirizzo: Szent Gellért rakpart 1 – XI distretto
Come raggiungerlo: Da Szent Gellért tér (stazione della metro verde), si apre un sentiero che si inerpica sulla collina e giunge alla Chiesa dopo circa 150 metri.
Sito: http://www.sziklatemplom.hu

 

 

Monumento del 1956
Il 1956 è stato un momento storico dell’Ungheria. Il 23 ottobre ci fu una Rivolta degli ungheresi contro il Governo e la presenza sovietica nel Paese. Fu subito nominato Imre Nagy a capo del governo al posto di Mátyás Rákosi che intanto era fuggito in Unione Sovietica.
Qualche giorno dopo intervenne l’esercito sovietico che mise fine alla Rivoluzione con il sangue, poiché costò la vita a oltre 2.600 ungheresi e 720 soldati sovietici.

Il monumento è molto particolare, essendo costituito da una serie di pali di legno che diventano sempre più fitti fino a diventare un unico blocco, ma di metallo. La posizione di quest’opera è la stessa in cui era posizionata una statua di Stalin, davanti alla quale avvenivano le parate militari comuniste.
 

Indirizzo: Ötvenhatosok tere – XIV distretto
Come raggiungerlo: Fermata “Hősök tere” della metro gialla. Percorrere Dózsa György út per circa 500 metri.

 

 

Un discorso a parte merita la memoria degli ebrei ungheresi che hanno pagato la Shoah. A questo argomento è dedicata una pagina a parte.

PER NON DIMENTICARE

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