E’ un castello che ha la caratteristica di rappresentare un diverso stile architettonico in ogni ala. E’ situato nel XIV distretto all’interno del Városliget (il parco alle spalle di Piazza degli Eroi) su un isolotto del laghetto artificiale del parco. Fu costruito nel 1896 su un progetto di Ignác Alpár.
Storia e architettura
Nasce come struttura temporanea come parte della Esposizione Millenaria del 1896 organizzata per festeggiare i 1000 anni della nascita dello Stato ungherese. Era quindi destinato all’abbattimento, ma ebbe un tale successo che fu ricostruito in muratura tra il 1904 e il 1908.
La sua caratteristica è di mostrare diversi stili architettonici: romanico, gotico, rinascimentale e barocco.
Alcune aree si ispirano a edifici già esistenti su suolo ungherese. Così vediamo – ad esempio – la Cappella e il Chiostro e in stile barocco l’ingresso principale.
Descrizione
L’accesso all’area avviene attraverso un ponte in pietra sul laghetto e una volta superato un arco di pietra, sormontato da alcune torri, si giunge al cortile del Castello.
Qui, sulla sinistra si può vedere la Cappella di Ják con il Chiostro adiacente. Il portale è un’imitazione di quello della Chiesa di Jàk (da cui il nome), un piccolo comune che si trova al confine con l’Austria.
Poco più avanti, sempre sulla sinistra, è possibile ammirare la statua di Anonymus, opera d i Miklòs Ligeti del 1903. Rappresenta un notaio del re Béla III, famoso per aver scritto il primo libro che tratta delle cronache storiche ungheresi, in cui ipotizza la teoria che i magiari possano discendere dagli Unni. Il suo libro si chiama “Gesta Hungarorum” ed è un testo storico famosissimo in tutta la nazione. Meno fortuna ha avuto il suo autore, perché il suo nome non è giunto fino a noi, anche se alcuni studi storici ipotizzano che possa trattarsi di un vescovo di Győr di nome Pietro. Vale la pena farsi fotografare seduti accanto a lui, seduti sul suo mantello e di strofinare la penna che regge in mano, La leggenda, infatti, vuole che questo gesto possa aiutare studenti in procinto di fare un esame, dare ispirazione agli scrittori in difficoltà e portare una grande carriera da scrittore a chi compie questo gesto.
Ancora più avanti, sulla destra c’è l’ala barocca. Questa ospita il Museo dell’Agricoltura.
Tutt’intorno al Castello c’è un laghetto, in cui vivono tranquille delle anatre a cui è possibile anche dare del cibo e in cui in estate è anche possibile navigare con una piccola canoa.
Come visitarlo
La parte esterna è aperta 24 ore su 24, ed è sempre possibile entrarci.
La cappella è aperta solo in alcuni giorni e vi si accede dietro pagamento di una piccola offerta (100 fiorini ad aprile 2014).
Il chiostro è spesso palcoscenico di concerti di musica classica.
La zona barocca ospita il Museo dell’Agricoltura e la sua visita è subordinata all’ingresso dello stesso.
Come raggiungerlo
Con la metro gialla, fermata “Széchenyi fürdő”.
Da qui portarsi su Kós Károly Sétány e percorrerla verso Piazza degli Eroi (cioè verso destra) per circa 100 metri. Sulla sinistra si apre la stradina che porta all’ingresso del castello.
Link utili
http://www.vajdahunyadcastle.com/